DOTE UNICA LAVORO – ‘OCCUPATI IN LOMBARDIA!’

21.08.2013 17:50

 
Regione Lombardia anticipa all'opinione pubblica gli elementi distintivi del nuovo sistema delle politiche attive per il lavoro che partirà a settembre.
 

Mese di Agosto  frenetico per la Direzione generale dell'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia.
Tutto infatti dovrà essere pronto all'inizio di settembre per mettere a regime la nuova Dote Unica Lavoro mediaticamente denominata "Occupati in Lombardia".
L'Assessore Aprea deve d'altronde recuperare in immagine, dopo gli sconfortanti risultati del 2012/13 delle precedenti doti allocate sulle politiche attive per il lavoro e cioè la dote riqualificazione ed in particolare ricollocazione.
Più volte le parti sociali, soprattutto la CGIL, avevano denunciato le pecche e l'inefficacia del sistema dotale che, incentrato sulla scelta ideologica di rimettere tutto alla "liberta di scelta della persona", spesso aveva palesato una sconcertante frammentazione degli interventi rendodolo di fatto quasi impalpabile e creando tra i fruitori  dello stesso un crescente senso di isolamento ed abbandono.

Non a caso l'alternativa alla "secca" libertà di scelta della persona, non poteva che essere un sistema di "governance"  diverso tutto basato sulla collaborazione degli attori del processo, convinti a lavorare "in rete" per raggiungere obiettivi condivisi e comuni per realizzare un soddisfacente risultato occupazionale "accompagnando" e affiancando il più possibile i lavoratori colpiti dalla crisi.

Naturalmente per Regione Lombardia tutto ciò è un' evoluzione "pacifica" e "scontata" che non mette assolutamente in discussione i principi del proprio modello dotale. Nessuna autocritica, dunque, ma al contrario un necessario processo di rinnovamento "per rispondere meglio alle sfide dell'attuale mercato del lavoro".

Di consegunza con il nuovo modello unitario, Regione Lombardia si propone di superare la precedente frammentazione degli interventi, semplificandone la gestione e mantenendo inalterato il principale obiettivo: il risultato occupazionale.

Ecco perchè, finalmente, Dote Unica Lavoro terrà conto delle esigenze lavorative diversificate delle persone lungo tutto l’arco della vita attiva, "piegando" i servizi personalizzati di formazione e lavoro ad una occupazione possibile e realmente praticabile.

Ci saranno quattro distinte fasce d’intensità di aiuto, in relazione alle diverse difficoltà occupazionali delle persone, misurate in base alla distanza dal mercato del lavoro, all’età, al titolo di studio e al genere dei singoli individui.

In questo modo viene  riconosciuto alla persona un aiuto, prima assolutamente non previsto dal precedente modello dotale basato sulla singola ed indiscutibile libertà di scelta dell'individuo, proporzionato alle sue difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro: ad ogni fascia corrisponderà una dote di valore commisurato alle sue esigenze.

A chi si rivolge Dote Unica lavoro?

-lavoratori disoccupati
-lavoratori occupati
-persone in ingresso nel mercato del lavoro
-non immediatamente occupabili/alto rischio di esclusione sociale

In questo caso il principale elemento di discontinuità è rappresentato dai disoccupati.
 
Pertanto a Settembre gli operatori accreditati saranno schierati per creare nuova occupazione mettendo in campo più puntuali servizi di accoglienza, orientamento, consolidamento delle competenze, accompagnamento ad esperienze professionalizzanti in ambienti lavorativi ed avvio al lavoro.

Come sempre gli operatori saranno valutati e premiati sulla base dei risultati ottenuti, ma con una grossa novità: in base ai risultati raggiunti l'operatore verrà chiamato a prendersi in carico ulteriori persone e quindi ad intercettare più doti.

A disposizione ci sono 48 milioni di euro incrementabili se i risultati occupazionali saranno in linea con le aspettative della Regione.

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